memoria virtuale

Una tecnica che consente alle applicazioni di vedere più spazio di memoria di quello che effettivamente esiste in RAM così da poter eseguire programmi la cui dimensione eccederebbe la capacità del sistema oppure diversi programmi contemporaneamente. A questo fine si usa come are di sfogo una porzione su disco fisso (nei pc si chiama area di swap o file di swap) nella quale si trasferiscono le informazioni contenute in RAM (dati e programmi) che al momento non vengono utilizzati così da lasciare posto a quelli nuovi che l'utente ha richiesto di utilizzare in quel momento. Grazie a questo accorgimento la memoria di sistema viene incrementata e viene vista come una singola grande e uniforme riserva di memoria primaria (in RAM o ROM), anche se il realtà è frammentata e composta in parte da memoria secondaria (su disco). Le applicazioni accedono alla memoria usando indirizzi virtuali (logici) che vengono poi tradotti (mappati) in indirizzi fisici. Due tecniche comuni usate dai sistemi operativi moderni per realizzare la memoria virtuale sono la paginazione e la segmentazione.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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