RLL
Run-Lenght Limited

Un tipo di codifica per la compressione dei dati che cerca il ripetersi di determinate sequenze di bit che seguono un certo modello fisso. Viene usato per aumentare la capacità di un disco rigido in abbinamento all'interfaccia omonima oppure con una qualsiasi delle altre interfacce disponibili. Si differenzia dall'MFM (Modified Frequency Modulation) perchè consente di memorizzare il 50% d'informazioni in più parità di spazio sul disco e aumenta della stessa percentuale la velocità di trasferimento delle informazioni (937 KByte per secondo). Il termine run-lenght limited (lunghezza della corsa limitata alla lettera) indica che questo sistema impone una distanza massima tra due punti sul disco in cui il flusso magnetico s'inverte (cambiamento di polarità magnetica riconosciuto dalla testina come variazione e perciò trasformato in impulso elettrico). Tecnicamente il run-lenght misura il numero di 0 consecutivi che possono presentarsi prima di dover necessariamente registrare un 1. MFM usa un run-lenght di 1,3 il che significa che non possono esserci più di tre spazi vuoti (nessun impulso) a separare due impulsi adiacenti. RLL porta questo valore a 2,7 il che gli spazi vuoti tra gli impulsi adiacenti devono essere come minimo due, ma possono arrivare a 7. ARLL (Advanced Run-Lenght Limited) si spinge a 3,9. I dischi certificati per RLL potrebbero anche funzionare con un'interfaccia MFM (che il realtà può essere considerata una versione a basso livello di RLL), ma la loro capacità sarebbe ridotta. E' compatibile con l'interfaccia ST506.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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