ODI
interfaccia aperta di collegamento dati (Open Data-link Interface)

Una specifica per i driver delle interfacce di rete sviluppata congiuntamente da Apple e Novell, e rilasciata da quest'ultima nel 1989. ODI consente la coesistenza di diversi protocolli sulla stessa macchina e l'abbinamento di questi a diversi driver funzionanti sulla medesima scheda d'interfaccia. L'interfaccia ODI si posiziona tra il driver fisico della scheda e il protocollo soprastante, consentendo una certa indipendenza tra i due. Una singola scheda di rete può colloquiare con diversi protocolli perciò è possibile realizzare il cosiddetto protocol multiplexing, cioè protocolli e applicazioni diverse accedono alla rete attraverso una singola interfaccia fisica. Chi produce schede di rete non deve più preoccuparsi dei protocolli con cui verranno utilizzate e chi sviluppa protocolli non deve più preoccuparsi dei driver delle singole schede di rete. Costituisce l'alternativa Novell all'NDIS di Microsoft.L'interfaccia si compone di due elementi chiave: LSL e MLI. Il modulo LSL (Link Support Layer) funge da mediatore fra i protocolli al di sopra e i driver di scheda al di sotto. Intercetta tutti i pacchetti entranti e li invia al protocollo corretto (in questa funzione di assegnazione attiva si distingue dall'NDIS che invece aspetta che sia il protocollo a reclamare il pacchetto di sua proprietà). I pacchetti in uscita vengono invece indirizzati al driver di scheda appropriato. In ambiente DOS e Windows questo modulo viene caricato per primo attraverso l'avvio del programma LSL.COM. Il modulo MLI (Multiple Link Interface) funge invece da punto di aggancio con le singole schede fisiche e si trova implementato nel driver di queste ultime, il cosiddetto MLID (Multiple Link Interface Driver) che deve essere caricato subito dopo LSL e che porta tipicamente il nome della scheda fisica a cui si riferisce (il 3C589.COM ad esempio è il driver MLID della EtherLink III PCMCIA). MLI a sua volta si suddivide in tre componenti primarie, ciascuna con una funzione specifica: MSM (Media-Support Module) fornisce l'interfaccia invariabile tra MLI e LSL, TSM (Topology-Specific Module) garantisce il dialogo con una particolare topologia di rete, come ad esempio Ethernet, Token Ring, FDDI, eccetera. Esiste un TSM per ciascuna topologia primaria e tutte le relative varianti (il modulo Ethernet funziona con le quattro versioni di Ethernet in circolazione). HSM (Hardware-Specific Module) si sposa con la particolare scheda presente nel sistema e cambia al cambiare di quest'ultima.L'ultimo pezzo dell'interfaccia ODI è MPI (Multiple Protocol Interface) che si trova al di sopra di LSL e aggancia quest'ultimo ai vari protocolli di rete che sono attivi sulla macchina. Questa componente fa parte di ciascun protocollo che viene caricato individualmente dopo il driver della scheda. Il più comune tra i protocolli usati in ambiente NetWare è IPX (Internet Packet Exchange) che, nonostante il nome, non ha nulla a che vedere con Internet. Tale protocollo viene caricato col il file IPXODI.COM che contiene anche la propria parte di MPI. Un altro protocollo ODI comune è TCPIP.EXE.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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