translational bridging
bridge di traduzione

La funzione di translational bridging consente di collegare tra loro reti dissimili, come ad esempio una rete Ethernet e una rete Token Ring oppure una rete FDDI, e consiste nel modificare l'ordine dei bit contenuti nella trama quando questa viene passata da Ethernet a all'altra rete e viceversa. L'indirizzo fisico di una rete Ethernet (MAC address) viene trasmesso un byte alla volta, ma i bit contenuti in ciascun byte sono trasmessi a partire da quello meno significativo, cioè quello più a destra. Su una rete Token Ring si usa il metodo opposto, trasmettendo per primo il bit che si trova più a sinistra (quello più significativo). Di conseguenza quando si passa la trama da un ambiente all'altro questa deve essere "tradotta" invertendo l'ordine di trasmissione dei bit.Quando una rete transparent bridging (Ethernet) deve parlare con una rete source-route bridging (Token Ring) e viceversa occorre un bridge che sia capace di tradurre tra i due linguaggi. A questo fine, il bridge usa due database, uno si chiama forwarding database e assomiglia alla forwarding table di un bridge transparent bridging, l'altro si chiama route information field database e assomiglia alla tabella che ciascuna macchina costruisce per proprio conto in una rete source routing. Il forwarding database deve essere abbastanza capiente da contenere gli indirizzi fisici delle macchine presenti in entrambe le reti. Similmente il route information field database contiene le informazioni su come raggiungere qualsiasi macchina presente sulle due reti. Quando arriva una trama dalla rete Ethernet, il bridge determina su quale porta farla uscire (sempre che debba uscire verso un altro segmento) e prima di spedirla vi aggiunge le informazioni d'instradamento contenute nel database di routing. Il percorso inverso è più semplice: basta togliere le informazioni d'instradamento dalla trama e spedirla direttamente alla porta corretta. Ogni volta che arrivano nuove trame dalle due parti, si usano le informazioni in esse contenute per aggiornare entrambi i database.In aggiunta a questo, il bridge di traduzione compie il lavoro di tradurre i 48 bit (6 byte) che compongono l'indirizzo fisico delle schede Ethernet in una notazione binaria rovesciata, che parta cioè dal bit più significativo (quello a sinistra) e non da quello meno significativo (quello più a destra). Prendiamo ad esempio l'indirizzo fisico 00-00-0C-0C-01-4C che identifica un'interfaccia di rete Ethernet. Una volta passato a una rete FDDI questo indirizzo diventerebbe 00-00-30-30-80-32. Infatti provate a prendere la cifra 4C, che corrisponde al valore decimale 72 e al valore binario 0100 1100, se la invertiamo diventa 0011 0010 che corrisponde appunto a 32 (valore decimale 47). Una mancata conversione non provoca soltanto l'impossibilità di raggiungere in destinatario corretto, ma genera anche traffico non necessario. Infatti anche la rete Token Ring, alla pari della rete Ethernet, usa il primo byte dell'indirizzo per determinare se si tratta di un indirizzo singolo (unicast) oppure di un indirizzo multiplo (multicast). Ethernet controlla se il primo byte è dispari, cioè se il primo bit a partire da destra è un 1. Token Ring invece esegue lo stesso controllo partendo da sinistra e il mancato rovesciamento dell'indirizzo provocherebbe l'erroneo riconoscimento d'indirizzi multicast che in realtà non esistono e la distribuzione incontrollata di trame che non vanno da nessuna parte. Il ribaltamento nell'ordine dei bit, però, non riguarda soltanto l'indirizzo, ma coinvolge anche i dati che sono contenuti nella trama. Questo di per sè non sarebbe un problema se queste informazioni non influenzassero il alcun modo il percorso del pacchetto e fossero semplicemente dati che devono andare da un computer all'altro. In realtà, il campo ¤dati" della trama contiene spesso informazioni di protocollo che influenzano il viaggio del pacchetto quando questo naviga su lunghe distanze attraversando diverse rete e il loro stravolgimento causerebbe la perdita del pacchetto medesimo.Nel caso della connessione tra Ethernet e Token Ring il sistema utilizza informazioni prese dal livello 2 (data link - Media Access Control) anzichè informazioni prese dal livello 3 (rete) per determinare su quale porta debba essere indirizzata una trama in uscita. In tal modo consente di far passare unicamente le trame appartenenti ai protocolli che non sono instradabili di natura come NetBIOS, MOP, SNA e LAT. Questo perchè, nel caso di protocolli instradabili, le informazioni d'instradamento vengono solitamente inserite in quella parte della trama che contiene anche i dati ed è difficile andarli a ripescare visto che l'ordine in cui i bit vengono trasmessi deve essere invertito. Lo stesso discorso vale per il passaggio da Ethernet a FDDI, con la complicazione che sono pochi i protocolli che effettivamente riescono a superare la barriera Ethernet/FDDI: IP, OSI, DECnet, NetBIOS, MOP e LAT.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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